Dieta bambino – Mangiare sano sin da bambino


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Dopo la rapida crescita nell’infanzia, si nota un considerevole rallentamento dell’accrescimento fisico durante gli anni prescolari e scolari.
Gli anni delle Scuole Elementari sono spesso riportati come “periodo di latenza” prima della crescita puberale caratteristica dell’adolescenza.
Ogni bambino ha proprie modalità di accrescimento che si ripercuotono anche nell’appetito e negli apporti alimentari.

I genitori devono pertanto comprendere che sono del tutto normali i cambiamenti nell’alimentazione sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.
Spesso le preferenze alimentari sono più un’espressione di indipendenza che di veri e propri gusti, anche per l’importante influenza dei coetanei e dei mass-media.
Il peso e la fase della crescita di un bambino, generalmente sono proporzionali al suo fabbisogno nutritivo e costituiscono importanti fattori per stabilirlo insieme all’attività fisica, alla struttura corporea e alle condizioni di salute.

È in ogni caso assolutamente importante che l’alimentazione dei bambini sia equilibrata e quindi siano rispettati i seguenti punti:
1. adeguato apporto di calorie, acqua e nutrienti essenziali;
2. deve garantire uno sviluppo armonico;
3. deve essere assicurato un bilanciato apporto tra costituenti principali della dieta.

È bene tenere presente che l’alimentazione e le abitudini alimentari sono determinate da numerosi fattori, i principali dei quali sono:
la famiglia, i coetanei, i mass-media e l’aspetto fisico.
L’obiettivo di tutte le agenzie educative deve essere quello di educare alla nutrizione in maniera tale da porre l’individuo in grado di scegliere consapevolmente gli alimenti da consumare.
Nella cultura alimentare esistono moltissimi preconcetti ed informazioni contraddittorie che facilmente generano confusione ai genitori e agli educatori.

La prima regola da rispettare è quella che ogni bambino è un individuo a sé stante con costituzione e gusti diversi e pertanto non vanno mai applicati schemi rigidi.
Un’altra regola assai importante è quella di soddisfare gli istinti alimentari evitando che l’alimentazione diventi un terreno di scambio per gratificazioni dei genitori o del bambino.
Il bambino in buona sostanza deve gradualmente assumere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo, che gli consenta di scegliere gli alimenti nella quantità e nelle proporzioni più giuste.

Ecco allora alcuni consigli per rendere “sereno” il momento del mangiare:

  • cerchiamo che il bambino non sia troppo affamato o troppo stanco prima dei pasti;
  • il bambino deve essere seduto comodamente a tavola ed in grado, nei limiti del possibile, di usare stoviglie adeguate che gli consentano di assumere direttamente il cibo;
  • introdurre alimenti nuovi insieme ad altri conosciuti, evitando di drammatizzare eventuali rifiuti;
  • in ogni pasto inserire almeno un alimento gradito al bambino;
  • evitare nella maniera più assoluta di imporre l’assunzione di alcuni alimenti non graditi;
  • lasciarsi guidare dai bambini per quanto riguarda la sazietà tenendo presente che la quantità di cibo necessaria varia da soggetto a soggetto e di giorno in giorno;
  • non guardare la televisione mentre si mangia e cercare di consumare i pasti con tutta la famiglia riunita in un clima sereno;
  • farsi aiutare dai bambini ad apparecchiare la tavola o a preparare il cibo;
  • rendere per quanto più possibile simili i pasti del bambino a quelli della famiglia;
  • garantire la regolarità dei pasti che dovranno essere 4 o 5 al giorno;
  • evitare “stili alimentari monotoni”.

Non dobbiamo mai dimenticare che la presentazione degli alimenti, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto visivo è il più delle volte determinante per la nutrizione dei bambini ed inoltre occorre tenere presente che il mangiare è anche un modo per relazionarsi con l’ambiente.
Gli interventi di educazione alimentare nei bambini devono quindi migliorare il loro comportamento alimentare, controllando gli errori alimentari e promuovendo un rapporto piacevole e positivo tra bambino e cibo.
Il mangiare a scuola deve diventare un’occasione per imparare a mangiare bene e per modificare comportamenti alimentari scorretti.

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